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Cogito ergo sum

martedì 23 novembre 2010

Prime riflessioni

Fortuna che ci sono persone capaci di comprendere i pericoli derivanti dalle macchinazioni dei potenti, atte a soggiogare i popoli, minando la libertà delle persone. 
Mi accorgo purtroppo che il livello di attenzione posto nei confronti della politica e dei suoi esponenti è ormai inaccettabile e i più ignorano persino i fatti più clamorosi. La tendenza è quella del "tanto noi non possiamo cambiare le cose", che porta inesorabilmente all'ottusa accettazione passiva di qualsiasi degrado sociale.
Conosco persone che si lamentano del proprio lavoro precario e che però alle ultime elezioni hanno votato questo governo, privo, nei programmi elettorali, di qualsivoglia citazione d'intervento riformista in ambito lavorativo. 
Lavoro nero, cooperative, contratti interinali, contratti a progetto e finte partite IVA stanno rovinando per sempre la nostra società, gettandola nel baratro del fallimento. Si constata inoltre che le nostre leggi:

- consentono impunemente la creazione di società fittizie, attraverso le quali si possono assumere risorse con contratti a tempo determinato per un tempo "indeterminato";
- non consentono un effettivo ed efficace controllo sul territorio atto a debellare questo stato di cose (i controllori sono palesemente insufficienti e l'impunità per i trasgressori è quasi assicurata);
- portano ad un aumento delle tasse come cura per l'enorme evasione fiscale, indotta però proprio dall'eccessiva pressione fiscale e dalla mancanza di controlli (è un po' come il cane che cerca di mordersi la coda);
- stimolano e facilitano la truffa, vera piaga sociale odierna, che distrugge il commercio su cui si fonda la movimentazione dei capitali e quindi il benessere di un paese. Vergognoso infatti è ricordare che nel codice penale italiano per la truffa è facoltativo l'arresto, non è consentito il fermo e la pena va dai ridicoli 6 mesi ai pochissimi 3 anni, specie se si considerano le moltissime truffe milionarie. Vi pare che se ad un incensurato a cui venga proposto un affare "sporco" da mettiamo un paio di milioncini di euro, rifiuti per il solo rischio che se lo prendono esce in neppure qualche mese di reclusione, potendosi poi godere il gruzzolo girando tranquillamente a piede libero? Se pensiamo a truffe più consistenti possiamo ben capire come, dopo il lavoro, questo sia il più grande problema italiano!

Insomma siamo messi veramente male. Tra l'altro ho amici che ammettono candidamente di cestinare email riguardanti problematiche socio-politiche o denunce di abusi vari, senza neppure leggere di cosa si tratta, addirittura chiedendo a chi gli ha inviato l'illuminazione di non spedirgliene più! Per le cretinate varie però di tempo se ne trova sempre, poi di cosa vogliamo lamentarci se viviamo in un paese che vota delinquenti palesati!

I veri ed unici ammortizzatori sociali di noi giovani d'oggi sono i nostri genitori, ultima generazione che col sacrificio si è potuta costruire un avvenire. Tra qualche anno, senza il loro aiuto, torneremo al Medioevo e prima riusciremo a comprendere il pericolo che corriamo, prima riusciremo a porvi rimedio, sempreché sia ancora possibile!

1 commento:

  1. Vorrei precisare che se tutte le persone che si trovano a progetto o a tempo determinato facessero denuncia della loro situazione, le imprese "clienti" nel 95% dei casi sarebbero costrette ad assumere. Bisogna anche dire che buona parte delle responsabilità nel caso di contratti a progetto che si rinnovano ad libitum è degli stessi lavoratori che accettano passivamente senza protestare. Chi pecora si fa il lupo se la mangia...

    In ogni caso le leggi sul lavoro furono iniziate durante i governi di centrosinistra dal 1996 al 2001. La riforma "Biagi" fu fatta dai governi di centrodestra dal 2001 al 2006 e non fu mai abrogata durante gli ultimi due anni del governo di centrosinistra dal 2006 al 2008 nonostante una forte presenza della sinistra cosiddetta radicale.

    I latini avrebbero detto: "Cui prodest?" - A chi giova?

    Provare a riflettere. ^_^

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